ENG
Being a photographer bores me; studying photography excites me; studying the photographer fascinates me. During my three years of study, my goal was to master the craft of Contemporary Photography. Yet, I quickly discovered that being both a photographer and contemporary is no easy feat. My first year left me disoriented and frustrated. Attempts to categorize the many facets of photography felt futile, and the professors’ constant reminders that "all boundaries are blurred" only deepened my need to impose order on the chaos around me.
Over time, I observed, researched, studied, consumed, reproduced, experimented, dismissed, accumulated, denied, forgotten, loved, hated, and re-evaluated a vast array of material on photography. What I’ve concluded is this: contemporary photography, like any subject, can be taught. It follows a set of predetermined gestures with outcomes so predictable they resemble a mathematical formula—though infinitely more fun.
This work represents a rite of passage, one that invites anyone who engages with it to undertake their own. So roll up your sleeves, cuff your jeans, put on your cap, and take the shortcut.
ITA
Essere fotografa mi annoia; studiare la fotografia mi entusiasma; studiare il fotografo mi affascina. Durante i miei tre anni di studi, il mio obiettivo era padroneggiare l’arte della Fotografia Contemporanea. Tuttavia, ho rapidamente scoperto che essere al contempo fotografa e contemporanea non è affatto semplice. Il mio primo anno mi ha lasciata disorientata e frustrata. Tentare di categorizzare i tanti aspetti della fotografia sembrava inutile, e i continui richiami dei professori al fatto che "tutti i confini sono sfumati" non hanno fatto altro che accrescere il mio bisogno di mettere ordine nel caos che mi circondava.
Col tempo, ho osservato, ricercato, studiato, consumato, riprodotto, sperimentato, ignorato, accumulato, negato, dimenticato, amato, odiato e rivalutato una grande quantità di materiale sulla fotografia. E alla fine ho concluso questo: la fotografia contemporanea, come qualsiasi altra materia, può essere insegnata. Segue una serie di gesti prestabiliti con esiti così prevedibili da sembrare una formula matematica, anche se infinitamente più divertente.
Questo lavoro rappresenta un rito di passaggio, che invita chiunque vi si approcci a intraprendere il proprio. Quindi, rimboccatevi le maniche, risvoltate i jeans, indossate il cappello e prendete la scorciatoia.
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